In un mercato in fase di crescita è fisiologica la comparsa di operatori poco professionali che tendono a sfruttare tali fasi a bassa competitività per fare “soldi facili”.
Questi operatori sono noti come “Scam“. Possono richiedere soldi agli aspiranti mystery shopper in cambio dell’inserimento nelle loro banche dati, o in cambio di “elenchi” di società di mystery shopping, possono proporsi come “consulente a pagamento” per la moltitudine di aspiranti mystery shopper – ad esempio offrendo un programma di formazione ed il rilascio di attestati, possono inoltre accreditarsi come operatori professionali semplicemente scegliendo un nome simile o che richiami quello degli operatori leader.
Gli standard etici della MSPA (Mystery Shopping Provider Association: www.mysteryshop.org) e della MSPA-Europa (www.mspa-eu.org) – le uniche due associazioni di categoria riconosciute in Italia
stabiliscono con fermezza che “…i propri associati non possono richiedere soldi ai mystery shopper…“.
I mystery shopper non devono MAI PAGARE per essere inclusi negli elenchi, per essere avviati alla professione e per ottenere gli incarichi; in nessun caso un aspirante mystery shopper deve pagare per cominciare a lavorare.
Non esiste nessun Registro Italiano, l’associazione di riferimento è SOLO la MSPA europa.
Per un maggior dettaglio sui principi etici da rispettare e far rispettare: www.mspa-eu.org/ethics